Il Disturbo Distimico o Distimia

di Roberta Giurco

La Distimia, o Disturbo Distimico, è un disturbo dell’umore, viene definita come una depressione cronica più lieve nei sintomi rispetto alla depressione maggiore, ma duratura nel tempo.

Quando appare

L’esordio della distimia può avvenire prima dei 21 anni o anche dopo. Succede spesso che il disturbo distimico venga diagnosticato in ritardo per la “leggerezza” della manifestazione dei sintomi. È possibile che la persona affetta da distimia non ne sia consapevole del tutto, credendo che le difficoltà e i disagi siano segno del proprio carattere e del proprio essere, fintanto che non vengono riconosciuti e diagnosticati da un professionista.

É bene non sottovalutare la distimia perché potrebbe cronicizzarsi con conseguenze quali, ad esempio, una qualità della vita inferiore, oppure la manifestazione di un vero e proprio Disturbo Depressivo Maggiore. Altre conseguenze possono essere lo sviluppo di disturbi d’ansia o altri disordini dell’umore, abuso di sostanze, difficoltà relazionali e conflitti familiari, difficoltà scolastiche e lavorative, pensieri o comportamenti autolesivi e suicidari, disordini di personalità o altri disordini mentali.

Come si manifesta

La distimia si presenta per almeno due anni, alcuni sintomi depressivi quasi tutti i giorni, la maggior parte del giorno.

La distimia si manifesta con:

  • insonnia o ipersonnia (si dorme meno o di più del solito);
  • scarso appetito o iperfagia;
  • bassa autostima, sentimenti di insicurezza, inadeguatezza, inefficienza, autosvalutazione;
  • difficoltà di concentrazione e di prendere decisioni;
  • sconforto, tristezza, disperazione, pessimismo;
  • faticabilità e scarsa energia.

I sintomi sono identici a quelli della depressione clinica ma di gran lunga più tenui e perduranti nel tempo e non è detto che si manifestino tutti assieme.

La distimia comporta una minore compromissione delle relazioni sociali e delle attività lavorative, è però molto più duratura nel tempo e provoca ugualmente sofferenza, rispetto alla depressione maggiore.

I pensieri più comuni in chi soffre di distimia

Qui sotto elenchiamo alcune cognizioni che caratterizzano i soggetti sofferenti di depressione, che possono essere utili anche a chi soffre di distimia per iniziare con una presa di consapevolezza del disturbo:

  • Ruminazione mentale: continuo e ripetitivo farsi domande su nascita e conseguenze delle proprie criticità, con attenzione assoluta al passato. La ruminazione, infatti, è centrale nel mantenimento dello stato depressivo in quanto non permette di pensare al futuro e di sviluppare strategie per fronteggiare le difficoltà.
  • Ritiro sociale: diminuzione o evitamento degli eventi sociali, delle routine quotidiana e degli esercizi. Di fondo il soggetto crede di non essere capace, e che lo sforzo non varrà mai la pena. Lo stesso “evitamento” alimenta l’umore depresso.
  • Autovalutazione negativa: il soggetto in tutte le situazioni di svaluta, critica, si sente incompetente, indegno, inadeguato nella gestione della quotidianità.
  • Negatività: modalità in cui il soggetto tende a fare previsioni negative sul mondo e sul futuro, a criticarsi  di continuo e a prestando attenzione esclusivamente ad aspetti che “non ci sono”  per essere felici.

Cura e terapia

Oltre ad un trattamento farmacologico specifico che va somministrato da uno specialista psichiatra, risulta particolarmente indicato intraprendere un percorso psicoterapeutico.

Attraverso l’utilizzo della Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) la persona prende consapevolezza dei circoli viziosi che tengono in vita e peggiorano la malattia, apprende a lasciar andare la vecchia modalità di pensieri e azioni passo dopo passo, attraverso la sostituzione di comportamenti e cognizioni più funzionali per il paziente.

Essendo la distimia un disturbo cronico, la TCC prevede un focus mirato rispetto agli schemi di pensiero, emotivi e comportamentali e alla relazione che la persona ha con essi.

Oltre alla TCC, risultano efficaci anche altri approcci o protocolli di terza generazione, come la Schema Therapy, la Mindfulness e la Terapia Focalizzata sulla Compassione.

 

Bibliografia

I disturbi depressivi: diagnosi e trattamenti efficaci – Rainone A., Giacobazzi D. in “Gli approcci cognitivi alla depressione”, a cura di Rainone A., Mancini F. – FrancoAngeli, 2004.

La dimensione cognitiva dei disturbi dell’umore – Mancini F., Rainone A. in Trattato Italiano di Psichiatria, Terza Edizione, a cura di Cassano B.G., Tundo A., Elsevier Masson, 2008.

La Depressione – Rainone A., Mancini F. in “Elementi di Psicoterapia Cognitiva”, a cura di Perdighe C., Mancini F. – Giovanni Fioriti Ed., 2010.

https://www.apc.it/disturbi/adulto/distimia/distimia-cause-sintomi-cura/