Compassion Focused Therapy
La Compassion Focused Therapy (CFT), in italiano Terapia Focalizzata sulla Compassione, è una terapia multimodale che si struttura su una serie di interventi derivanti dalla terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e da altri approcci terapeutici. É stata sviluppata da Paul Gilbert nel 2005, che si è sempre occupato di ricerca scientifica sul senso di colpa, sulla vergogna e sull’autocritica, da egli ritenuti elementi centrali di molti disturbi psicologici.
La CFT offre una spiegazione della psicopatologia e del suo mantenimento basata sulle dinamiche di attivazione di alcuni sistemi di regolazione emotiva presenti nel nostro cervello e propone una visione del processo di cambiamento che si basa sulla modulazione di sistemi motivazionali e affettivi connessi all’attaccamento, la cui attivazione garantirebbe un cambiamento nel paziente che spesso non è possibile solo attraverso un intervento diretto sulle sue credenze disfunzionali.
La compassione secondo la CFT
La CFT si rifà al concetto di compassione espresso dal Dalai Lama che ha definito la compassione come “una sensibilità verso la sofferenza di noi stessi e degli altri, unita a un profondo impegno nel tentare di alleviarla” e alla visione compassionevole del buddhismo Therevada, caratterizzata da tre componenti principali: essere presenti (mindful) e aperti alla propria sofferenza; essere gentili con sé stessi piuttosto che auto-condannarsi; ed infine essere consapevoli del fatto che la sofferenza è un’esperienza condivisibile da tutti e per questo non ci si deve far vergognare né sentire soli nel proprio dolore.
Paul Gilbert definisce la compassione l’insieme di alcune componenti (attributi):
- Cura degli altri: è la motivazione ad accudire gli altri al fine di alleviare la loro sofferenza.
- Sensibilità alla sofferenza: rappresenta la capacità di essere sensibili ai bisogni e ai disagi degli altri, a saperli riconoscere e distinguere.
- Partecipazione attiva (sympathy): essere coinvolti emotivamente dai sentimenti e dalla sofferenza di coloro di cui ci si prende cura.
- Empatia: la comprensione cognitiva degli altri, la capacità di mettersi nei loro panni e guardare il mondo dal loro punto di vista. Si noti che mentre l’empatia richiede uno sforzo, la partecipazione emotiva no.
- Tolleranza alla sofferenza: essere capaci di contenere, di stare con la sofferenza, di tollerare alti livelli di emozione anziché evitarli, distrarsene, invalidarli o negarli.
- Atteggiamento non giudicante: non condannare, non criticare, non colpevolizzare e non rigettare nulla, pur mantenendo le proprie preferenze e le proprie opinioni.
La CFT è stata specificamente ideata per sostenere persone intrappolate in una forma di sofferenza “cronica” e caratterizzate da alti livelli di vergogna, senso di colpa e autocritica. Questi pazienti spesso provengono da contesti familiari difficili caratterizzati, ad esempio, da: trascuratezza, abusi, deprivazione emotiva, maltrattamenti.
I sistemi di regolazione affettiva
Secondo Gilbert il nostro cervello è caratterizzato da tre sistemi di regolazione delle emozioni:
- Il sistema di minaccia e protezione: ha la funzione di rilevare velocemente le minacce e selezionare una risposta, ad esempio attacco, fuga o freezing o mettere in atto un’altra modalità di fronteggiamento del pericolo e attiva emozioni come l’ansia, la rabbia, il disgusto, ecc. Queste emozioni si ripercuotono su tutto il corpo mettendoci in uno stato di allerta e azione. Questo sistema si può attivare anche in risposta a una minaccia esterna, subita dalle persone che amiamo, e altresì in risposta a una minaccia interna, come emozioni percepite come pericolose. Il sistema di minaccia ha una memoria emotiva e può riattivarsi anche quando si percepisce un possibile pericolo che rievoca un ricordo del passato (ad esempio nel caso di disturbi post traumatici).
- Il sistema di ricerca di stimoli e risorse: la funzione è quella di farci provare emozioni positive che ci guidano, motivano e incoraggiano a cercare risorse di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e prosperare (cibo, comodità, status, amicizie, riconoscimento, ecc.). È un sistema attivato dalla dopamina, che ci spinge alla realizzazione di scopi e desideri. I blocchi o gli ostacoli ai nostri scopi e ricompense solitamente attivano il sistema di protezione dalla minaccia, rimanendo attivo finché l’ostacolo non viene superato o si rinuncia allo scopo. Ma nella rinuncia allo scopo o una soddisfazione si apre lo scenario a una deflessione dell’umore.
- Il sistema calmante, di appagamento e sicurezza: ha la funzione di promuovere i comportamenti sociali affiliativi, il senso di appartenenza, la capacità di instaurare relazioni interpersonali intime e si attiva quando sia uomini che animali non devono fronteggiare minacce o pericoli e, allo stesso tempo, hanno risorse sufficienti. Genera uno stato di sollievo, quiete, serenità ed equilibrio interiore che ci motiva ad esplorare il mondo (simile al concetto di attaccamento sicuro).
Le persone che, durante l’infanzia, non hanno sperimentato sufficienti cure o comportamenti affiliativi da parte degli altri (e che probabilmente hanno un attaccamento di tipo insicuro) sperimentano alti livelli di vergogna e di autocritica ed hanno una specifica difficoltà ad accedere a sentimenti di calore (verso sé stessi), compassione e rassicurazione: in questi soggetti il Sistema calmante sembra essere “spento” o poco attivo.
Per la CFT, infatti, il problema risiede nell’incapacità di queste persone ad accedere al sistema affettivo calmante: sono presenti di frequente pensieri su di sé con un tono di voce interiore privo di calore, “freddo”, talvolta aggressivo; convinzioni o sensazioni negative su sé stessi che impediscono di sperimentare sentimenti di compassione e di accettazione di sé.
Per tali ragioni, i pazienti vanno allenati a prendere una distanza critica dai propri problemi, dalle proprie emozioni, dai propri pensieri per trattarsi, invece, con più compassione e gentilezza.
Bibliografia:
Gilbert P. a cura di Petrocchi N. (2018). La terapia focalizzata sulla compassione. Caratteristiche distintive. FrancoAngeli Editore.