Litigi davanti ai figli? Ecco perché è meglio evitarli

di Roberta Giurco

Nella vita di tutti i giorni può accadere che tra le coppie di genitori ci possano sorgere incomprensioni, magari alzando il tono della voce, lo scambio verbale diventa più acceso, esplode la lite e capita che in quel momento i figli assistano.

Molti genitori si colpevolizzano, non vorrebbero mai che succedesse e pensano che questi eventi possano avere degli effetti negativi sui figli, altri genitori invece sottovalutano pensando che tanto i figli sono piccoli per capire oppure troppo concentrati su se stessi per preoccuparsi di questi accadimenti.

Il problema non sono le piccole discussioni, perché se ciò accade di rado, non ci sono  eccessi di rabbia e sono gestite adeguatamente, possono anche far capire al figlio che incomprensioni ed emozioni negative esistono, che possono essere esternate per arrivare poi ad una conciliazione, senza giungere a comportamenti distruttivi.

Diventa grave si pone nel momento in cui i litigi sono frequenti, gli scontri diventano intensi fino ad arrivare alla violenza verbale e fisica, a cui fanno seguito cambiamenti nell’umore e nelle abitudini dei genitori, che sconvolgono il clima familiare, scatenando un terremoto emotivo nei figli: un conflitto genitoriale, che non viene risolto e che non lascia spazio a parole e a emozioni, provoca una scossa nella sicurezza interna dei figli che genera ancora più instabilità, senso di colpa e impotenza.

Ecco 5 consigli per gestire il conflitto senza gravare i figli:

1- MODERATE I TONI. Durante la discussione, è importante riconoscere e gestire adeguatamente le emozioni negative, senza alzare eccessivamente la voce, offendere, insultare e recriminare.

Bisogna evitare che i figli siano spettatori passivi di uno scontro aggressivo tra i genitori, quindi, cercate di non farvi travolgere dalla rabbia e di esprimere il vostro stato d’animo senza esagerare. Se riuscite a confrontarvi in maniera civile, prendendo in considerazione il punto di vista dell’altro, senza sopraffare o mancare di rispetto l’altra persona, diventa anche un grande insegnamento per i figli.

2- TENETE FUORI I FIGLI DAI LITIGI. Cercate di non discutere di argomenti che riguardano i figli, in loro presenza, perché assistere alle divergenze dei genitori e pensare di esserne la causa, li fa soffrire molto: bisogna piuttosto parlarne in separata sede e arrivare ad un accordo educativo, possibilmente comune.

Un aspetto assolutamente da evitare è cercare l’alleanza del figlio contro l’altro genitore: è un comportamento che destabilizza completamente i figli, li mette nella posizione di scegliere con chi schierarsi, attivando in loro un forte senso di colpa e una frustrazione.

Solitamente questo accade alle coppie molto conflittuali o in fase di separazione, in cui i figli rischiano di assumere un ruolo che non gli spetta, si fanno carico dei problemi, diventano i confidenti e arrivano a fare i genitori dei loro stessi genitori, con conseguenze devastanti da un punto di vista psicologico.

3- NON LASCIATE IL CONFLITTO IN SOSPESO. Se il conflitto è avvenuto davanti ai figli, è fondamentale riconciliarsi in loro presenza, quindi, arrivare ad un punto e ad una riappacificazione.

Fare la pace e ristabilire un equilibrio davanti ai figli, permette di fargli capire come una divergenza sia normale nelle relazioni ma che dopo è possibile arrivare ad un chiarimento. Se poi avete ancora bisogno di confrontarvi o tornare sull’argomento, cercate di ritagliarvi un momento, ma in assenza dei figli.

4- NON SMINUITE LACCADUTO. Se non si riesce ad evitare una lite davanti ai figli, non fate finta di niente come se non fosse successo nulla: ciò che davvero è importante è non minimizzare il fatto che i figli abbiano assistito ad un momento spiacevole.

Bisogna riconoscere cosa è successo e ammettere l’errore di aver alzato troppo i toni, parlando con i bambini e i ragazzi e tranquillizzandoli su quanto accaduto.

Soprattutto se i figli sono piccoli, rassicurateli sul fatto che se anche si litiga poi si fa pace, mamma e papà si vogliono sempre bene e ne vogliono anche a loro.

5- PARLATE CON I FIGLI. Dopo la discussione, cercate di parlare con i figli, spiegando il senso di ciò che è accaduto, senza entrare troppo nel dettaglio della discussione o cercando di giustificarvi in qualche modo. I figli, anche se non sembra, si preoccupano ed è importante rassicurarli sul fatto che può capitare di litigare, che non è colpa loro e che se vogliono parlarne, se hanno dubbi e perplessità, voi siete lì disponibili a confrontarvi con loro. Nel caso in cui abbiate esagerato nei toni e nei modi, chiedetegli scusa, loro apprezzeranno il fatto che abbiate pensato a loro e al loro stato d’animo.

Dott.ssa Roberta Giurco