Terapia di coppia: come funziona e a cosa serve?

di Roberta Giurco

Quali sono i segni che la coppia funziona in modo disfunzione? Cosa notiamo in una coppia che necessita di una terapia di coppia? Per discutere dei “sintomi” di una coppia disfunzionale, seguiamo delle idee di John Gottman, il famoso psicologo americano considerato un autorità nel campo della psicoterapia di coppia.

Gottmann sostiene che vi siano quattro comportamenti che rappresentano le avvisaglie di una probabile rottura della coppia:

  1. La critica: i partner si esprimono vicendevolmente critiche maggiormente di quanto si esprimono apprezzamenti. tendono a criticarsi per il fatto di essere diversi.Non producono cambiamenti positivi, avvicinamenti e comprensioni reciproche. Anzi, i vissuti tipici e le frasi caratteristiche dei partner di una coppia in cui è forte la critica sono: “Non mi sento accettato/a per quello che sono”, “Vengo sempre criticato/a”, “Mai una volta che mi venga detto che ho fatto una cosa bene”, “Qualsiasi cosa io faccia, verrò sicuramente biasimato/a”. In una situazione del genere, la coppia diviene un luogo faticoso e i partner, anche non volendolo, si allontanano progressivamente l’uno dall’altro.
  2. Il disprezzo: Gottman ha osservato che nelle coppie dirette verso la rottura, l’abitudine a reagire col disprezzo e ostilità rappresenta la consuetudine. Al contrario, le coppie maggiormente  armoniose tendono a incappare solo raramente o mai nelle reazioni di disprezzo: di solito hanno una comunicazione che tende a sostenere e a valorizzare l’altro. Il disprezzo può palesarsi verbalmente e con il tono della voce, lo sguardo, la postura e i gesti. Il sarcasmo, il cinismo, l’alzare gli occhi al cielo, gli insulti sono tutte manifestazioni di disprezzo.
  3. La difensiva: In queste coppie i partner passano molto tempo a giustificarsi e a tentare di dimostrare che le critiche dell’altro sono ingiustificate. Le conseguenze emotive dell’atteggiamento difensivo sono che ciascun partner si sentirà incompreso e, in definitiva, sempre più solo.
  4. L’ostruzionismo: chiudersi in sé e interrompere ogni comunicazione con l’altro.

Accade che un partner cerca di parlare e l’altro smette di comunicare, non fornendo più segnali di voler capire o di voler ascoltare. Insomma un partner comunica e l’altro lo ignora. Spesso l’ostruzionismo è l’atteggiamento che un partner assume, quando si sente impotente e esasperato dopo un lungo periodo di liti contraddistinte da critiche, disprezzo e atteggiamenti difensivi. Le ricerche hanno mostrato infatti che l’assenza di risposta stimola nell’altro un senso di pericolo maggiore anche di un attacco o di una critica diretta. Per questo motivo all’interno di molte coppie si cerca attivamente la “punzecchiatura” o la lite, pensando in modo inconsapevole: “se l’altro si arrabbierà, per lo meno avrò la certezza di esistere per lui/lei”.

Gottman ha osservato che le coppie dove uno o entrambi i partner si chiudono in se stessi e smettono di comunicare vicendevolmente, sono le coppie che con maggiore probabilità finiranno.

Come sanno i terapeuti di coppia, è più facile ristabilire l’armonia di coppia tra due partner che litigano spesso, piuttosto che tra due partner che hanno interrotto la propria comunicazione emotiva. E chiaramente, da più tempo tale interruzione ha luogo, e maggiori sono le difficoltà per la coppia di “guarire”.

La terapia di coppia è uno strumento molto efficace, mirato e altamente specifico. In terapia di coppia i partner hanno la possibilità di contattare le proprie autentiche emozioni e i propri profondi bisogni affettivi (spesso frustrati). Ciò viene facilitato dal fatto di trovarsi in un ambiente riservato e protetto e di essere assistiti da uno psicoterapeuta formalmente preparato a questo scopo.

Perché la terapia di coppia possa avere inizio , è necessario che siano presenti le seguenti  condizioni:

  • Lo psicoterapeuta deve essere specializzato nella terapia di coppia.
  • I partner devono essere stati innamorati l’uno dell’altra prima che insorgessero le difficoltà:  la coppia deve essere esistita già prima della terapia: non è possibile trovare l’amore in terapia di coppia, se questo non c’è mai stato.
  • I partner devono essere disposti a  impegnarsi e a investire le proprie energie nel percorso terapeutico per un periodo di tempo anche prolungato.
  • I comportamenti distruttivi della coppia non devono sfociare regolarmente in aggressività violenta e incontrollabile. In questo caso è necessario prima intervenire con un percorso di terapia individuale finalizzata alla gestione dell’aggressività.

Dott.ssa Roberta Giurco